Alessandro Vasapolli – Slipstream

La nostra Carola Allemandi ha intervistato Alessandro Vasapolli in merito alla sua prima antologica, “Slipstream,” ospitata al Laboratorio-Museo Olivetti di Ivrea.

“Slipstream,” che significa “scia” o “traccia,” è il titolo perfetto per la ricerca di un artista che lavora all’intersezione tra sperimentazione tecnico-scientifica e fotografia. Vasapolli sfida la nostra percezione, che considera una soglia limitante, e cerca di catturare ciò che è invisibile all’occhio umano.

L’artista non usa la macchina fotografica per replicare la visione, ma la trasforma in un “osservatore non umano”autonomo, creando sistemi e apparecchiature personalizzate. Le sue immagini non sono manipolate, ma il risultato di un processo percettivo integrato nella macchina, documentando una realtà che esiste oltre i nostri sensi.

La mostra ripercorre oltre un decennio di lavoro attraverso i cicli Early WorksDéVoilées e Dance Notes, esplorando temi come lo sguardo negato e il movimento.

Vasapolli ci introduce al concetto di “realismo illusorio”, invitandoci a riconsiderare i confini della realtà. “Slipstream” è un viaggio nell’arte che si fonde con l’innovazione tecnologica, un dialogo con ciò che è sempre stato presente, ma inaccessibile alla nostra vista.

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